20 NOVEMBRE :GIORNATA MONDIALE DEL BAMBINO

Lunedì 14 Novembre 2011
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Il 20 novembre è un giorno molto importante per tutti i bambini del mondo. Definita a livello internazionale come "Giornata Mondiale del Bambino", è stata istituita per ricordare una data molto importante: il 20 novembre 1989, quando l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato laConvenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ratificata dall'Italia due anni dopo. Un gesto simbolico dunque, ma allo stesso tempo molto concreto, per ricordare che ancora a molti bambini non vengono garantiti i diritti fondamentali. 


La Convenzione, recepita da quasi tutti gli stati del mondo, si scontra però con la realtà delle condizioni di vita e delle prospettive per il futuro delle nuove generazioni. Basti pensare che solo nei paesi industrializzati circa 3500 bambini muoiono ogni anno a causa di abusi e mancanza di cure. Solo 16 stati proibiscono esplicitamentel’utilizzo della forza fisica come mezzo di disciplina sui bambini. E ancora: oltre 200 milioni di bambini devono lavorare e 1,2 milioni sono vittime del traffico di persone. Milioni di bambini muoiono a causa della guerra, di malattie curabili e di povertà. Senza contare poi il dramma di milioni di bambine che, in molti paesi asiatici, non riescono nemmeno a nascere a causa dell’aborto selettivo.

Nella Giornata del Bambino vengono ricordati quelli che sono i “principi fondamentali” da rispettare nei confronti dei bambini. 
Ad ogni bambino va garantito:

  • Il diritto all’eguaglianza senza distinzione o discriminazione di razza, religione, origine o sesso
  • Il principio del superiore interesse del bambino: sancito dall'art. 3, prevede che in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata di assistenza sociale, l'interesse superiore del bambino deve essere una considerazione preminente; diritto ai mezzi che consentono lo sviluppo in modo sano e normale sul piano fisico, intellettuale, morale, spirituale e sociale
  • Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo: prevede il riconoscimento da parte degli Stati membri del diritto alla vita del bambino e l'impegno ad assicurarne, con tutte le misure possibili, la sopravvivenza e lo sviluppo;
  • Il diritto ad un nome e ad una nazionalità
  • Diritto di ascolto delle opinioni: sancito dall'art. 12, prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i procedimenti che li riguardano, soprattutto in ambito legale. La Convenzione pone in relazione l'ascolto delle opinioni del bambino al livello di maturità e alla capacità di comprensione raggiunta in base all'età
     (fonte: Asilonidobiz)